Tasso forgiato
Nome Scientifico Taxus baccata
Famiglia Taxaceae / Conifera sempreverde
Origine Mediterraneo
Misterioso e leggendario, questo Il Tasso era un albero sacro ai Druidi che ne rispettavano la sua longevità e ne riconoscevano capacità rigenerative: i rami maturi possono radicarsi e formare nuovi tronchi una volta che toccano terra.
Per le antiche civiltà mediterranee il Tasso era simbolo di morte: albero della vita che finisce. Veniva utilizzato in passato per la creazione di veleni capaci di indurre un decesso improvviso per paralisi cardiaca o respiratoria. Incredibilmente però considerato anche albero della vita senza fine, per le sue notevoli proprietà antitumorali.
La triste fama di albero della morte continua anche in letteratura: è di legno di Tasso la bacchetta di Lord Voldemort, colui che non deve essere nominato nella saga di Harry Potter!
Per tutte queste suggestioni – e per altre che in questo momento restano a noi sconosciute – stiamo parlando di una pianta spesso collocata nei cimiteri. Gli studiosi pensano che venisse forse piantato nel tentativo di purificare le vittime della peste sotto i suoi rami.
Alcune informazioni botaniche!
Originario dell’Eurasia e del nord Africa, in Italia è presente in parchi e giardini, mentre allo stato spontaneo è poco comune tanto da essere considerato specie protetta. Può superare i 20 metri di altezza; presenta una chioma di colore verde molto cupo e di forma piramidale. Le foglie sono aghiformi, lunghe fino a 3 cm e appiattite, di colore verde scuro intenso sopra e verde più tenue sotto, hanno apice acuto ma non pungente. Il frutto è un arillo, a forma di campana, molto apprezzato dagli uccelli che se ne cibano e aiutano la disseminazione.
La sua crescita è lentissima, tenace e la sua durata secolare. Questa pianta si presta benissimo alla creazione di siepi o come albero singolo, perfetto per abbellire aiuole o ingressi grazie, soprattutto, alle svariate forme che può assumere. Il tasso è, infatti, una delle piante più utilizzate nell’arte topiaria
