Nome Scientifico
Quercus petraea
Famiglia
Fagaceae / Pianta semi-caducifoglia
Origine Europa
Giove, padre degli dei, fu accolto una sera da due vecchi sposi – Filemone e Bauci – per ringraziarli dell’ospitalità esaudì il desiderio degli anziani amanti: non essere separati dalla morte, dopo una vita insieme. Filemone fu trasformato in quercia e Bauci in tiglio, e come tiglio e quercia continuarono a vivere l’uno accanto all’altra.
A differenza delle altre querce, il rovere è meno diffuso in parchi e giardini pubblici, poiché è prevalentemente usato per il legno pregiato, molto ricercato. Ciò che invece accomuna il rovere alle altre querce è la longevità: alcuni esemplari raggiungono anche i mille anni di vita e parecchi superano abbondantemente i cinquecento anni. Il legno di questa pianta si presenta duro, con struttura solida e ben omogenea, chiaro, pesante e semplice da lavorare: per il notevole pregio, viene usato nella produzione di mobili, parquet e rivestimenti.
Il rovere è un albero maestoso appartenente al genere Quercus, ovvero alla vasta famiglia delle querce. L’albero è prevalentemente diffuso nell’Europa del nord e del sud, con forte prevalenza nelle zone montane e collinari. Il rovere, nome scientifico Quercus petraea, è un imponente albero appartenente alla famiglia delle Fagaceae, la stessa del faggio e del castagno. La chioma alta e maestosa tende ad espandersi molto in larghezza; nell’albero adulto può essere larga anche 20 metri. Il tronco è diritto, slanciato e robusto, più contorto negli esemplari vecchi, può raggiungere altezza tra i 20 e i 40 metri. Le foglie sono decidue, di forma semplice a lamina obovata-allungata, con lobi arrotondati, con colori che variano in base alla loro posizione sulla pianta e alla quantità di luce che assorbono. La pianta ha fiori unisessuali; il frutto è una ghianda classica. Il pericarpio maturo è oblungo, giallo bruno, lucente.
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