Vivi un’avventura naturalistica e coinvolgente nel Parco Fluviale Regionale dello Stirone e del Piacenzano alla scoperta di fossili millenari.
Il Parco Fluviale Regionale dello Stirone e Piacenziano
Il Parco, nel suo attuale assetto, è nato alla fine del 2011, dall'unione tra il Parco Regionale Fluviale dello Stirone e la Riserva Naturale Geologica del Piacenziano.
L'area Stirone si trova tra le province di Parma e Piacenza, nei comuni di Fidenza (PR), Salsomaggiore Terme (PR), Alseno (PC) e Vernasca (PC), e si sviluppa ai lati del torrente, con un’ampiezza media di circa 1 Km dalla località La Villa, a monte, fino al ponte sulla via Emilia, a Fidenza.
L'area Piacenziano si sviluppa tutta in territorio Piacentino e tutela le nove stazioni dell'ex Riserva, fisicamente separate tra loro, distribuite in 5 diverse vallate, e ricadenti nei Comuni di Castell'Arquato, Lugagnano Val d'Arda, Vernasca, Gropparello e Carpaneto Piacentino. L'intero Parco riveste una straordinaria importanza dal punto di vista paleontologico, grazie alla notevole presenza di reperti fossiliferi dell'era Terziaria e Quaternaria, portati alla luce da processi erosivi, che lo hanno reso noto al mondo scientifico internazionale. Una visita al Parco consente l'osservazione di una ricca varietà di ambienti: la zona fluviale, i boschi, le zone aperte, i calanchi, particolarmente suggestivi da un punto di vista paesaggistico e ricchi di specie vegetali ed animali.
Per informazioni sulle attività del parco e le escursioni visita il sito Parchi del Ducato.
A completamento della visita naturalistica nel parco, si consiglia la visita al Nuovo Polo Museale MuMAB - Museo Mare Antico e Biodiversità dotato di ampio parcheggio, spazi per la didattica e l’accoglienza del pubblico. Il Museo è inserito in una collaborazione tra Comune di Salsomaggiore, Università degli Studi di Parma, Parchi del Ducato e Castelli del Ducato nell’ambito della valorizzazione di un itinerario turistico dei Paesaggi del Sale e dei Castelli del Ducato, per connettere cultura, natura, storia, enogastronomia e paesaggio.
Nel nuovo Polo Museale si potranno ammirare 5 cetacei fossili mioplicenici recuperati nei sedimenti miocenici del Torrente Stirone e nei sedimenti pliocenici dell’ex cava di Campore.
Il nuovo museo, custodisce un'interessante collezione di reperti fossili e paleocetologici rinvenuti negli ultimi 30 anni dal paleontofilo Raffaele Quarantelli (1930-2004) e da esso recuperati con l’aiuto del “Gruppo Paleontofili Salsesi”.
Tale raccolta è probabilmente ad oggi la più ricca ed importante collezione “moderna” di fossili dell’Emilia Romagna, se non dell’intero Bacino Padano.
Tra i reperti scheletrici emerge per completezza ed interesse scientifico l’olotipo, (nuovo genere e nuova specie) di Plesiobalaenoptera quarantellii (Bisconti 2010) e due delfinidi recuperati nella cava di Campore, che risultano appartenere a Hemisyntrachelus cortesii (Biamucci 1997).
Oltre al grande interesse per l'habitat naturale e per la numerosa avifauna che lo popola, il parco fluviale dello Stirone riveste una singolare importanza dal punto di vista paleontologico.
Il Podere Millepioppi è un polo culturale aperto alla collettività.
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