Viaggio alla scoperta dei paesaggi, del sale, delle acque, della natura
L’estrazione del sale è una tradizione antichissima, le cui origini risalgono all’epoca romana e ai popoli liguri e celti che abitavano queste terre in tempi ancor più lontani. L’itinerario si svolge tra cultura, natura, paesaggi e identità. Il suo nome evoca un antico documento che testimonia questi luoghi e questa gente: uno scritto del 29 dicembre 877 dove il vescovo di Parma Guibodo citava i privilegi ricevuti da Carlo Magno, tra cui “… sale et terra de Salsis”. Seguendo il percorso ci si addentra in luoghi che ancor oggi riportano alle origini della terra abitata dai “Salsi”: il millenario Castello di Scipione, la Pieve di San Nicomede, le Saline di epoca farnesiana e la Centrale di Pompaggio in cui, nel 1900, si estraeva l’acqua salsobromoiodica. Si giunge infine al sentiero di Rio Gardello e al Polo museale: esperienze che fanno immergere nella natura e nelle ricchezze geologiche e paleontologiche di un paesaggio unico.
Da "villaggio del sale" a città termale
Il territorio salsese è solcato da una rete di falde sotterranee di acqua salsobromoiodica che scorre a profondità comprese tra i 300 e i 1200 metri.
Antica struttura destinata alla produzione del sale
La natura e la geologia della vallata di Salsominore, sono ben rappresentate dalla passeggiata naturalistica che costeggia il Rio Gardello.
La piccola chiesa di San Nicomede, conserva quasi intatte le forme romaniche del XII secolo
Il Podere Millepioppi è un polo culturale aperto alla collettività.
Il Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino è il più antico della provincia di Parma e tra i più antichi della regione, ed è l'unico ancora abitato dai discendenti diretti della famiglia fondatrice.
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