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Castello di Tabiano

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Castello di Tabiano

Originario dei secoli XII e XIII, completamente restaurato verso la fine 1800, quando venne trasformato in dimora privata.

Castello di Tabiano

Terra de Salsis

Quando ci si trova nelle terre che furono dominio dei Marchesi Pallavicino, non sono necessari futuristici marchingegni per lanciarsi in spericolati viaggi nel tempo.

Basta ad esempio contemplare l’ingegnoso snodarsi di pietra del Castello di Tabiano sulle colline salsesi per ritrovarsi nell’epoca in cui la famiglia lo fece costruire per controllare la Via Emilia e la Via Francigena e per difendere i pozzi di sale.

Se oggi è un’abitazione privata aperta a visite guidate e si è riscoperta simbolo di un borgo turistico con ristorante, relais di charme dotato di spa e, tutt’intorno, casali disponibili per l’affitto, in passato la rocca è stata protagonista di una tumultuosa esistenza, che l’ha vista assistere a lotte, assedi e tradimenti.

Il Castello di Tabiano ha origini molto antiche, tra il X e l’inizio dell’XI secolo, anche se un primo insediamento risale al tempo dei Romani che utilizzarono la posizione strategica soprelevata dell’ampio pianoro di Tablanus.

Tabiano è considerato uno dei più importanti monumenti di difesa dell’epoca feudale nell’Alta Emilia, oltre che una delle principali fortezze militari dei marchesi Pallavicino per il presidio delle Vie Emilia, Francigena e dei pozzi di sale.

Nei suoi primi quattro secoli di vita la storia del Castello ricalca nelle grandi linee le vicende dell’alto e del basso medioevo italiano: guerre tra Guelfi e Ghibellini, tra impero, papato e Comuni, assedi, distruzioni, conquiste, tradimenti, ma anche amori e congiure fra parenti.

Tabiano passa più volte di mano, è oggetto di contese che vedono coinvolte le grandi famiglie feudali: i Pallavicino, ma anche i Terzi, i Cornazzano, i Visconti e lo stesso imperatore Federico Barbarossa; dalla fine del XV secolo inizia un lento declino, legato in parte anche al cambiamento della strategia militare che rende sempre meno importanti le fortezze di difesa.

Nel XIX secolo il Castello risorge a nuova vita grazie a Giacomo e Rosa Corazza che lo rilevano da Sofia Landi. Vengono chiamati celebri artisti e i migliori artigiani della zona per decorare con meravigliosi stucchi, affreschi e pavimenti le camere private e le splendide sale per ricevimenti. Sono ancora integri importanti resti di fortificazioni, tra cui le due torri circolari a sud e nord (XII secolo), buona parte della cinta muraria in sassi e la torre di guardia (XIII secolo) con il ponte levatoio che costituiva l’unico accesso al Castello fino al Basso Medioevo.

Ingresso

E’ possibile effettuare visite guidate all’interno del castello.
Dal 1 aprile seguiamo gli orari estivi:
Lunedì, giovedì e venerdì inizio visita guidata ore 17.00 mentre sabato e domenica ore 10.00 – 11.00 – 16.00 e 17.00,
facendo presente che la visita delle ore 10 di domenica verrà svolta in inglese. (anche i festivi)
Questi sono gli orari salvo chiusura per eventi privati. 

Si informa che il parcheggio per accedere alle visite guidate si trova direttamente nel cortile sul retro del Castello
(chiediamo pertanto di non parcheggiare nei posti dedicati agli ospiti del borgo sottostante).
L’ingresso al parcheggio si trova di fronte alla chiesa S. Gervasio.

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