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Parco Mazzini

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Parco Mazzini

Patrimonio Culturale dell’Emilia Romagna

Parco Mazzini

Parco urbano storico, Patrimonio Culturale dell’Emilia Romagna

Lo storico parco pubblico si sviluppa alle spalle del grande e moderno edificio delle Terme Zoja e venne realizzato agli inizi del 1900 per offrire un piacevole soggiorno ai molti frequentatori dell’allora già rinomata città termale. Pur se ridotta rispetto al progetto originale, l’area verde, conosciuta in passato come “Parco Regina Margherita” (in omaggio a Margherita di Savoia, che era solita frequentare la località termale), conserva un tipico giardino all’italiana, un laghetto e molte alberature risalenti al primo impianto del parco.

Un percorso botanico, denominato “Gli alberi della regina”, conduce alla scoperta delle piante più significative. Il disegno originario di parco Mazzini venne elaborato nel 1912 dall’architetto Giuseppe Roda (1866-1951), erede della celebre dinastia di paesaggisti torinesi, ispirandosi ai canoni tipici del periodo Liberty.

L’area verde del parco, costituisce una vera e propria oasi naturale di alberature e piante, ideale per passeggiate e soste di relax. All’interno dell’area sorge, oltre al moderno complesso delle Terme Luigi Zoja, il minigolf, il bocciodromo, il parco giochi per bambini e l’incantevole laghetto con i cigni.

Il disegno del parco, oggi esteso su una superficie di 8 ettari circa, si fonda su alcuni anelli di forma variabile disegnati da viali e vialetti che racchiudono aiuole. I viali più ampi, ombreggiati in prevalenza da grandi tigli, sono oggi asfaltati e in parte inseriti nella viabilità cittadina. Lungo l’anello maggiore, che circonda larga parte del parco e le Terme Zoja, si trova anche l’ingresso ad una palazzina in stile Liberty, risalente al 1928, adibita oggi a serre comunali.

L’asse centrale del parco è costituita dal giardino all’italiana, con basse siepi di bosso sempreverde che vanno a delineare disegni geometrici ben definiti. Nello spiazzo centrale interno, verso cui convergono i vari vialetti inghiaiati, campeggia un busto dedicato a Giuseppe Mazzini, mentre due statue con figure classiche caratterizzano la porzione di giardino formale che si prolunga su un tratto in pendio e comprende alcuni gruppi di grandi magnolie sempreverdi. L’insieme delle aiuole è fiancheggiato su entrambi i lati lunghi da una bordura di rose e più all’esterno, oltre il vialetto inghiaiato, da un filare di grandi tigli che, per chi accede da nord, indirizza la visione prospettica verso la porzione più alta del parco, chiusa sullo sfondo dal retro del padiglione delle Terme Zoja.
A est del giardino all’italiana si trova lo scenografico laghetto popolato da anatre e cigni, circondato da esemplari di cipresso calvo, liriodendro, thuya orientale, faggio piangente e altre specie ornamentali.

Nel 1925, il laghetto e il chiosco orientaleggiante fecero da scenografia alla rappresentazione di “Madama Butterfly”, in onore di Giacomo Puccini scomparso l’anno precedente.

Foto aeree gentilmente concesse dal fotografo Matteo Orlandi di Salsomaggiore Terme


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